Gli esseri umani sono da sempre delle creature superstiziose. Per questo motivo, anche nei tempi più antichi, si creavano e acquistavano oggetti che potessero allontanare la cattiva sorte o portare buona fortuna. Alcune delle prime attività conosciute per scongiurare il male o la sfortuna possono essere fatte risalire al 1500 a.C. e gli antropologi confermano che i primi scritti all'interno delle grotte indicano anche il desiderio degli esseri umani di tenere a bada la sfortuna.
La superstizione è stata (e tuttora rimane) un elemento presente nelle culture di varie etnie, come quelle greche e romane. Nell'antica Grecia, autori, politici, artisti e studiosi di qualsiasi rango sociale, credevano di avere successo soprattutto grazie alla loro superstizione e ai portafortuna che possedevano. Anche nell'antica Roma venivano abbondantemente usati amuleti e talismani, in particolar modo per portare fortuna all'interno della casa, per proteggere la famiglia e coloro che combattevano le guerre. L'utilizzo di oggetti portafortuna per quest'ultima civiltà, diminuì dopo l'avvento della Chiesa, tuttavia, oggigiorno sono ancora presenti oggetti e superstizioni per portare buona sorte e successo o scacciare la sfortuna nelle nostre attività giornaliere: scopriamoli!
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Matiasma
Il matiasma è un oggetto circolare in vetro, con al centro un occhio azzurro. Lo scopo principale di questo occhio non è proprio estetico, ma piuttosto quello di allontanare gli effetti del malocchio. Matiasma significa "occhio malvagio" in greco, ed è spesso abbreviato in mati, o "occhio". La parola è usata per descrivere il simbolo dell'occhio stesso, che assomiglia a un occhio di toro, con una "pupilla" scura al centro, circondata da un cerchio di azzurro, poi a volte bianco, ed infine un cerchio esterno di azzurro scuro.
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Melograno
Il melograno rappresenta un simbolo portafortuna in molte etnie, come quella greca. La sua pianta era considerata sacra, legata alle divinità di Venere e Giunone. La pianta di melograno veniva donata per portare buona sorte ai coniugi, augurando loro un matrimonio fecondo.
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Chiavi
Nell'antica Roma, le chiavi erano spesso associate alla dea Diana; oltre al suo ruolo di dea della caccia, era conosciuta come protettrice dei portali e delle soglie. L'argento, in particolare, era sacro a Diana, quindi le chiavi d'argento erano davvero potenti contro la sfortuna.
Lucertole
Le lucertole, di tutti i tipi, hanno una lunga storia che rappresenta la buona fortuna. Molte persone in tutto il mondo considerano il geco come il custode della casa. Nell'antica Grecia e a Roma, le lucertole simboleggiavano saggezza e fortuna. Nell'antica Roma si potevano trovare immagini di lucertole sulle lapidi, rappresentando la speranza e una buona vita dopo la morte. La loro capacità di staccare e far ricrescere la coda rappresenta un rinnovamento.
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Monete
Nelle civiltà antiche, le monete venivano considerate dei talismani di guarigione. I leader della società credevano di avere la loro autorità per scelta di Dio e queste monete, toccate dai potenti, come re e regine, erano estremamente di buon auspicio per allontanare le malattie. In realtà questa pratica molto antica iniziò nell'antica Roma, quando l'imperatore Vespasiano (69-79 d.C.) iniziò le cerimonie per distribuire monete agli ammalati. Questa cerimonia divenne nota come "Il Tocco".