È meno aggressiva, ma più contagiosa e l'aumento dei casi ne è la prova. La variante Covid “Omicron 2” può anche essere recidiva nel 3-4% dei casi.
“I contagi cresceranno ancora – affermano gli esperti - ma non ci saranno le forme gravi". Il motivo della risalita dei contagi sta anche nel fatto che Omicron 2 sembra poter sfuggire all'immunità specifica generata dal vaccino e dalla patologia, ecco il perché della recidiva.
A grandi linee, la sintomatologia rimane la stessa: naso che cola e molti starnuti, mal di testa e senso di spossatezza, dolori muscolari con relativa stanchezza e mal di gola sono stati i sintomi più segnalati. Verificati anche casi di nausea e diarrea. Rispetto alla versione ‘tradizionale’ del Covid, associato in particolare alla variante Delta, appaiono meno frequenti le segnalazioni alla perdita di olfatto e gusto, sintomi ‘spia’ della malattia nelle precedenti ondate.
I sintomi più lievi rischiano quindi di essere confusi con quelli classici da raffreddamento, molto comuni nei mesi invernali e decisamente diffusi tra i bambini. La durata media della malattia va dai 5 ai 7 giorni con un periodo di incubazione di 3 giorni in media.