È stata la Romania uno dei primi paesi ad accogliere i profughi ucraini che sono scappati dalle bombe di Putin. Proprio la comunità rumena aretina in queste ore, grazia alla collaborazione di un ristoratore, Roberto Gironi con il suo locale Kilometro Zero, ha organizzato tre serate per raccogliere fondi per il popolo ucraino. "Mia moglie è rumena - racconta Roberto - e ogni giorno parliamo con suo padre e con i suoi familiari che vivono al confine con l'Ucraina, nei pressi della dogana di Siret. Ci raccontano delle madri e dei bambini che arrivano dalle zone di guerra: sole, impaurite, separate da mariti, padri e figli più grandi che sono rimasti in patria per scelta volontaria o perché obbligati. Hanno bisogno di aiuto, subito".