Dopo un'ora e mezzo di camera di consiglio, un 50enne accusato di violenza sessuale nei confronti di una 19enne è stato condannato al carcere.
7 anni e due mesi di reclusione, questa la pena inflitta all'uomo che nel luglio del 2019 avrebbe approfittato della fragilità di una 19enne per poi violentarla, tesi della pubblica accusa accolta dalla corte.
I due si erano conosciuti e dopo aver trascorso la giornata insieme si erano recato in un alloggio di fortuna, una baracca, dove l'uomo passava le notti.
Lì, secondo quanto raccontato dalla vittima, si sarebbe consumato lo stupro. Fu la giovane a fuggire e chiedere aiuto. Gli agenti della Squadra Mobile si occuparono del caso e da parte dei medici ci fu l'accertamento di alcune lesioni. La versione dell'imputato, difeso dall'avvocato Domenico Nucci, però è sempre stata totalmente opposta, come ha ribadito in aula, ovvero che la giovane fosse consenziente.
Una vicenda molto delicata e che all'epoca dei fatti scosse non poco l'opinione pubblica e che adesso ha avuto il primo epilogo. Oltre alla condanna al carcere, la corte ha disposto per la parte civile anche una provvisionale di 25mila euro. La giovane era difesa dall'avvocato Beatrice Valli.