Sono ossa umane quelle ritrovate nell’auto carbonizzata a Puka, in Albania. E' questa la prima significativa svolta sulle indagini relative alla scomparsa di Davide Pecorelli, che arriva ad un mese esatto da quanto si sono perse le tracce dell'imprenditore della Valtiberina.
Pecorelli era atterrato Rinas lo scorso 3 gennaio, aveva poi noleggiato l'auto, ritrovata dopo tre giorni completamente carbonizzata da un abitante del posto, a Nord dell'Albania.
All'interno della Skoda gli investigatori avevano ritrovato, oltre ai resti umani, anche alcuni oggetti appartenenti al 45enne, un telefono cellulare e l'orologio, poi riconosciuti dalla compagna dell'uomo.
I resti umani però sono ancora “bloccati” a Tirana, erano attesi a Perugia per l'inizio della settimana per il test del dna con quello del fratello Antonio. Si dovrà così ancora attendere per il riconoscimento ufficiale dei resti.