Era il 20 settembre 2018 quando Filippo Bagni e Piero Bruni, morirono soffocati dal gas argon, una fuoriuscita dalle bombole, senza che ci fosse un incendio, che non diede scampo ai due impiegati dell'Archivio di stato, A due anni di distanza dalla tragedia Arezzo ha ricordavo le due vittime. Nella cappella della Madonna del Conforto in Duomo è stata celebrata una Messa accompagnata dal coro di San Pietro e Paolo, la parrocchia di Piero. E' poi seguita una piccola cerimonia nei giardini di Casa Vasari con la consegna di rilevatori di gas nocivi e 3 zaini per il soccorso che Monica e Anna, le due mogli, hanno voluto fossero acquistati con le somme raccolte nelle varie iniziative, organizzate dai colleghi del Polo Museale della Toscana, dalla Misericordia e dall’Archivio di Stato. A due anni di distanza la tragedia, che aveva scosso profondamente Arezzo, ancora attende di trovare un perché, una risposta appesa all'inchiesta, aperta subito dopo il dramma, e soprattutto al processo, che dovrebbe svolgersi nei prossimi mesi.
Il pm Laura Taddei si accinge a chiedere il rinvio a giudizio per coloro che avrebbero responsabilità nel duplice omicidio colposo, 19 gli indagati tra funzionari, tecnici e professionisti L’impianto e la formazione alla sicurezza del personale dell’Archivio di Arezzo, secondo la procura, non sarebbero stati adeguati.