“Avviso alla gentile clientela, in merito alla situazione sanitaria attuale, il nostro esercizio ha deciso di sospendere le attività dalla data odierna a data da destinarsi per dare un contributo alla comunità e tutelare la salute di tutti, ringraziamo in anticipo della vostra comprensione”. Questo l'avvisto affisso, in lingua italiana e in lingua cinese, sulla vetrina spenta del negozio Happy Home Mercatone di via Mecenate Arezzo. Nei giorni dell'emergenza Coronavirus in Italia, si tratta dunque di un grandissimo gesto di responsabilità e altruismo, del tutto volontario, messo in atto dai titolari cinesi del punto vendita dove tanti aretini ormai da molti anni si recano per acquistare abbigliamento, calzature, casalinghi ed altri tipi di articoli. Decidere di chiudere temporaneamente l'attività, rinunciando ai propri guadagni, per non precauzionalmente mettere a rischio la salute pubblica, è un esempio di rara educazione civica. Ed a quanto pare anche altre attività commerciali cinesi hanno preso la stessa decisione. Un episodio che dovrebbe farci riflettere e abbattere in un colpo solo il muro del pregiudizio dettato spesso dalla non conoscenza dell'altro.